Da esperti la risposta sarebbe d'impulso un "no" secco. Ma lo zucchero nel Caffè è davvero il “male assoluto”? È sempre e comunque sbagliato zuccherare il tuo caffè?

Cerchiamo di capirlo meglio insieme..Cosa c’è di male nell’aggiungere lo zucchero nel caffè?

Il caffè non è qualcosa che si ottiene in pochi minuti. Se consideriamo tutti i processi produttivi partendo dalla coltivazione, è un prodotto che ha bisogno di settimane, mesi o addirittura anni ed anni di duro lavoro per ottenere il risultato in tazza desiderato.

Ogni processo produttivo partendo dalla coltivazione è incentrato sull’esaltare e preservare nella maniera migliore tutte le caratteristiche del caffè stesso in funzione del risultato finale in tazza che si vuole ottenere.

I sapori e gli aromi del caffè sono unici. Dipendono dalla varietà, dal terreno in cui viene piantato, dall’uso di fertilizzanti (organici o meno), dalla quantità di ombra, dall’altitudine, dai metodi di lavorazione del caffè, dalla macinatura e da molto altro ancora...

Ogni torrefazione sceglie un profilo di tostatura e macinatura che crede possa esaltare al meglio le caratteristiche dei suoi chicchi.

Infine, a seconda della macchina del caffè utilizzata, quindi dalla tipologia di capsula, si ha una determinata estrazione e un determinato risultato in tazza. Agli occhi di un degustatore professionista o di un barista, quindi in teoria quello che dovrebbe essere un esperto nell'estrarre il caffè, "il caffe' è già perfetto così com’è". 

Una volta aggiunto lo zucchero, non è più la stessa bevanda. 

Lo zucchero, poi, non rende solo il caffè più dolce, ma nasconde anche alcune delle sue note più delicate. Ne cambia il profilo e l’equilibrio dei sapori.

Questo, ovviamente, è il punto di vista dell'esperto. Ma cosa ne pensa chi lo beve tutti i giorni e non è esperto? 

Il Gusto dipende da te.

Nel caffè, come in moltissimi altri campi, è il gusto personale a fare la differenza. Per alcuni fare caffè è scienza, per altri è arte.  In realtà, noi crediamo che siano entrambe le cose anche se, quando parliamo di gusti, il paragone con l’arte risulta parecchio azzeccato.

Proviamo a fare un esempio pratico: tutti (più o meno) sono capaci di riconoscere la bellezza del Duomo di Firenze.  Al contrario, forse non tutti apprezzano i dipinti di Pollock o di Kandinsky. 

Ad alcuni potrebbero sembrare come un pugno in un occhio. E, agli occhi di un non addetto ai lavori, ci può stare. Quindi il caffè è una questione di gusti. Alcuni caffè possono essere visti come il Duomo di Firenze, da tutti accettati, mentre altri come un dipinto di Kandinsky, più difficili da capire. 

I gusti sono gusti, non tutti la vedono allo stesso modo e non tutti possono sempre avere la necessaria comprensione del prodotto per poter apprezzare fino in fondo.

Giudicare non serve

In tutto questo discorso, chi aggiunge lo zucchero nel caffè potrebbe sentirsi giudicato negativamente. Ed è esattamente quello che non vogliamo. Per esperienza, sappiamo che molte persone forse non hanno provato dei caffè che siano naturalmente dolci o che abbiano un gusto bilanciato. 

Per molti, in maniera generalizzata il caffè è amaro e basta, e quindi bisogna per forza aggiungerci lo zucchero.  Come si può intuire, la colpa non è di nessuno e giudicare le scelte degli altri non ha proprio senso. 

Per questo motivo, cerchiamo di offrirti svariate tipologie di caffè, dal 100% Robusta tostato più scuro con note di cioccolato fondente e frutta secca fino al 100% Arabica del Sud America con tostatura bionda con note di miele e biscotti. 

Questo proprio per cercare di offrirti il caffè più adatto a te. Scherzando sul tema dello zucchero, ma senza giudicare.

Punti di vista ed un sano compromesso

La questione dello zucchero è in gran parte anche culturale. Storicamente, sappiamo che aggiungere lo zucchero al caffè è sempre servito a mascherare l’amaro delle tostature scure e dei caffè di scarsa qualità.  Questo avviene perché il nostro gusto é “programmato” per evitare i sapori amari, in quanto sono spesso associati a sensazioni negative.

Il nostro cervello riconosce la dolcezza come una sensazione di piacere e ricompensa, producendo dopamina, conosciuta come “ormone della felicità”. È esattamente lo stesso concetto che provoca in noi la voglia di dolci e bevande zuccherate.

Come per tutti gli alimenti e le bevande, anche per il caffè il palato si abitua con il tempo e, facendone a meno o riducendolo, possiamo riuscire ad avere sempre meno bisogno dello zucchero. Contrariamente a chi sostiene che lo zucchero nel caffè non vada mai aggiunto, alcuni sostengono che aggiungere una moderata quantità di zucchero possa migliorare la capacità di percepire i diversi sapori, bilanciando l’acidità e contrastando l’amaro.

Lo zucchero, però, dovrà essere neutro e non aggiungere altri elementi oltre alla dolcezza. Altri dolcificanti come lo zucchero di canna, l’aspartame, il miele o la stevia hanno il loro sapore, il quale va a coprire ed alterare il sapore in tazza. 

Questi ultimi, per esempio, possono distorcere il sapore e aggiungere note di qualsiasi tipo, dal caramello alle note vegetali.

Ritorniamo al discorso centrale legato ai gusti. 

Per alcuni (soprattutto per gli esperti) aggiungere lo zucchero costituisce un’alterazione irreparabile del gusto del caffè. Per altri, è semplicemente quello di cui hanno bisogno gustare il proprio caffè in modo confortevole.

In definitiva, da esperti suggeriamo di assaggiare il caffè prima di aggiungere lo zucchero. Crediamo che questo possa essere già un ottimo compromesso per percepire a pieno sia il gusto originario del caffe', sia la trasformazione dello stesso dopo l'aggiunta dello zucchero.

Alla prossima guida gratuita :)
Niccolò